Meierskappel, 04.05.2022 – La Società svizzera degli ufficiali d’artiglieria (SSUART) accoglie con favore le proposte parlamentari per un aumento graduale delle spese dell’Esercito a circa 7 miliardi di franchi l’anno. La SSUART è anche favorevole all’aumento degli effettivi dell’ Esercito a 120’000 persone. La SSUART chiede però anche con forza che i fondi aggiuntivi siano utilizzati in particolare per rafforzare il sistema d’artiglieria. Negli ultimi anni si è risparmiato troppo sull’artiglieria e la sua efficienza è stata continuamente ridotta.
La guerra in Ucraina dimostra inesorabilmente che la pace e la sicurezza non sono garantite per nessuno stato. La sicurezza è il presupposto fondamentale per la libertà e la prosperità del nostro Paese. LA SSUART chiede dunque al Consiglio federale, al Parlamento e allo stesso Esercito di rafforzare o costruire le seguenti capacità dell’artiglieria.
Un nuovo sistema d’artiglieria con raggio d’azione fino a 100 km
Gli obici semoventi M-109 sono stati acquistati dagli anni ’70 del secolo scorso. I requisiti odierni per la protezione e la mobilità, la precisione, la gittata e le comunicazioni non sono più soddisfatti. Una sosti-tuzione degli M-109 è imperativa per poter sostenere le nostre forze con mezzi ad azione indiretta. Deve essere possibile colpire obiettivi con estrema precisione (singoli veicoli) così come colpire obiet-tivi terrestri d’area (ammassamenti di truppe avversarie e di sistemi d’arma).
Il processo di approvvigionamento di un nuovo sistema d’artiglieria, che è già stato avviato, deve es-sere proseguito con coerenza e se possibile accelerato. I mezzi finanziari devono essere aumentati in modo tale che l’Esercito possa procurarsi un sistema d’artiglieria completo. Questo include anche radar di traiettoria per il rilevamento del fuoco avversario, nuovi sistemi di controllo e direzione del fuo-co, sistemi di misurazione meteorologici, strumenti d’osservazione per l’individuazione degli obiettivi (tramite droni e tramite squadre d’osservazione terrestre avanzata), elementi logistici protetti, infra-strutture per lo stoccaggio di munizione e carburante, nonché simulatori per l’istruzione a vari livelli.
Un maggiore numero di mortai con raggio d’azione fino a 10 km
Con il programma d’armamento 2014, il Parlamento ha approvato l’acquisto di 32 sistemi di mortai mo-bili da 12 cm (404 milioni di franchi ca.) in sostituzione dei lanciamine anticarro messi fuori servizio nel 2009. Così si colmerà il divario di capacità nell’appoggio di fuoco diretto a corto raggio a favore delle formazioni di combattimento. Il numero di 32 mortai non è tuttavia sufficiente.
Devono essere procurati mortai da 12 cm supplementari in modo che tutti i battaglioni di carri pesanti e i battaglioni meccanizzati possano sostenere le loro azioni con il proprio fuoco indiretto a corto rag-gio (p. es. bloccando gli assi).
Valutazione dell’artiglieria missilistica con raggio d’azione superiore ai 100 km
Nei conflitti moderni, almeno nelle prime fasi, l’aggressore tenta di ottenere un effetto sulle lunghe di-stanze. L’artiglieria tubolare oggi utilizzata in Svizzera è l’unica arma di stand-off disponibile a fianco dei mezzi delle Forze aree. Gli aerei da combattimento sono però disponibili solo in piccolo numero e il loro impiego dipende fortemente dalle condizioni meteorologiche: gli attacchi aerei sono quindi effettuati principalmente contro obiettivi-chiave che si trovano al di fuori della portata dell’artiglieria. L’artiglieria svizzera non ha mai avuto una capacità di «fuoco operativo». Oltre a questa capacità, si tratta anche di poter sottrarre la propria artiglieria al fuoco avversario.
La valutazione di un sistema d’artiglieria a lungo raggio deve perciò oggi essere avviata.
Approvvigionamento di svariati tipi di munizione
Le munizioni utilizzate sono decisive per l’effetto sull’obiettivo. Bisogna soppesare tre fattori: gittata, precisione e potenza esplosiva. Oltre alla granata d’esercitazione e alla granata d’illuminazione, il no-stro Esercito dispone oggi soltanto di due tipi di proiettili d’artiglieria da 15,5 cm: la granata d’acciaio, che ha un’efficacia limitata contro gli obiettivi corazzati, e la munizione SMArt 155, che è disponibile soltanto in piccole quantità. Le granate submunizionate acquistate negli anni 1988-1999 sono state vietate con la ratifica della Convenzione sulle munizioni a grappolo e sono state smaltite.
Nel corso del rinnovo delle piattaforme di lancio (sostituzione degli M-109 e introduzione dei mortai), è obbligatorio procurarsi munizioni per diversi campi d’impiego. L’artiglieria deve avere la capacità di essere dispiegata con munizioni convenzionali contro obiettivi d’ampia area, di colpire singoli obiettivi con munizioni di precisione o di fornire appoggio di fuoco in spazi ristretti (p. es. i «canyon urbani») con munizioni a carica esplosiva ridotta.
Rafforzamento delle capacità di resistenza e aumento dell’effettivi dell’artiglieria
In ogni fase di un conflitto l’artiglieria fornisce un contributo decisivo, che sia con i suoi organi d’osservazione, con l’appoggio di fuoco generale, soprattutto all’inizio dei combattimenti, o con l’appoggio di fuoco diretto durante le azioni decisive delle proprie formazioni di combattimento. Negli ultimi decenni l’artiglieria svizzera è stata massicciamente ridotta; l’artiglieria di fortezza è stata del tutto cancellata. I gruppi di artiglieria rimasti sono quattro soltanto.
L’artiglieria deve oggi essere rafforzata in maniera tale che sia possibile impiegarla per periodi prolun-gati. Oltre ad investire in veicoli, munizioni ed equipaggiamenti supplementari, l’alimentazione del per-sonale dell’artiglieria deve essere migliorata. La richiesta presentata in Parlamento di portare gli effetti-vi dell’Esercito da 100’000 a 120’000 persone dovrebbe essere utilizzata esclusivamente per rafforza-re il nucleo per la difesa dell’Esercito e quindi anche le forze dell’artiglieria.